Diversamente da altre malattie muscolo scheletriche della colonna vertebrale la scoliosi non ha come tipico campanello d'allarme il dolore.
Infatti, al suo esordio, questa difformità della colonna non dà quasi mai sintomi.
Va quindi ricercata anche perché una diagnosi precoce può fare la differenza!
Per fortuna le forme gravi sono abbastanza rare: circa una su 2.000.
Comunque il primo passo per affrontare il problema in modo corretto è affidarsi ad uno specialista in materia, di solito un fisiatra o un ortopedico. Per stabilire se serve un trattamento e il tipo di approccio più adatto bisogna valutare non solo il grado di deviazione della colonna vertebrale ma anche l'età del paziente e l'età della crescita ossea, nonchè l'andamento della scoliosi nel tempo, ovvero il suo potenziale aggravamento.
Nell'85% dei casi la scoliosi giovanile viene definita idiopatica in quanto non se ne conoscono le cause.
Il sospetto deve sempre nascere quando c'è una familiarità. Se la mamma ha avuto la scoliosi i figli vanno controllati.
Nelle deformità lievi della colonna la ginnastica la fa da padrona.
Esistono diverse strategie di RIEDUCAZIONE POSTURALE ma ciò che conta di più è la pratica di esercizi che rinforzino la muscolatura e allunghino la colonna.
Una buona muscolatura aiuta la scoliosi a non peggiorare.
Resta comunque indispensabile fare controlli periodici perché se c'è un peggioramento occorre prendere subito altre misure.
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