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Medicina dello Sport, Medical Fitness

Fare attività fisica dopo il coronavirus

Si può tornare a svolgere attività fisica in sicurezza dopo essersi ammalati di covid-19?
Quali sono i passi giusti da seguire senza rischiare di esagerare?

Per alcune persone il ritorno a una vita normale può essere un percorso lento, atleti compresi.
Inoltre, dopo un lungo periodo di inattività, può essere difficile, anche psicologicamente, rimettersi in moto. Chi ci prova a volte scopre di non essere in grado di svolgere un allenamento ai livelli precedenti della malattia. Una delle domande più frequenti tra chi è abituato a fare attività fisica e vorrebbe ricominciare ai ritmi pre-malattia è: “quando tornerò come prima?”.
La parola d'ordine, per agonisti e non, è la stessa: gradualità. Non si tratta solo di un consiglio spinto dall'idea che sia normale, dopo un periodo di stop, rimettersi in moto con allenamenti progressivi. Sono proprio alcune caratteristiche di Covid-19 a suggerire cautela. I dati sulle persone guarite in Italia mostrano che, anche dopo la guarigione virologica, alcuni pazienti continuano ad accusare affaticamento, dolori muscolari, calo della concentrazione, difficoltà respiratorie rendendo più tortuoso il ritorno alla normalità. Quel che è più preoccupante è che questa patologia può far insorgere miocarditi o pericarditi che perdurano anche a distanza dalla guarigione dei sintomi respiratori sia in chi ha avuto sintomi importanti sia in chi si è ammalato in modo lieve. La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco che può in alcuni casi causare anche gravi aritmie o ridurre la funzione del cuore causando scompenso cardiaco. In alcuni casi l'interessamento cardiaco resta asintomatico e per questo va indagato a fondo, in particolare negli sportivi perché l'esercizio fisico, portando il cuore “su di giri”, rende più pericolose le complicanze legate ad un’infiammazione cardiaca, mentre il riposo favorisce la guarigione.

Visite e certificati

Il Ministero della Salute ha rilasciato nuove linee guida indirizzate agli atleti agonisti non professionisti basate su un documento elaborato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, unica società scientifica accreditata nell’ambito della medicina dello sport, in cui sono elencate una serie di importanti raccomandazioni per il ritorno all'attività agonistica (approfondisci).
In linea generale il consiglio per coloro che sono guariti da Covid-19 è rivolgersi al medico specialista in medicina dello sport ed eventualmente effettuare tutti gli accertamenti necessari per escludere patologie post covid che rendono rischiosa la pratica di attività fisica a maggior ragione se si accusano affaticamento, dolori muscolari ed affanno che tendono a non sparire.
Un gruppo di medici dello sport e fisiatri hanno recentemente pubblicato sul British Medical Journal una serie di consigli pratici su come basare l'allenamento. L'opinione condivisa è che si dovrebbe riprendere il movimento non prima di 7 giorni dalla fine dei sintomi, utilizzando un approccio molto graduale aumentando progressivamente l’attività fisica fino a raggiungere i livelli pre-Covid. Gli scienziati licenziati fanno riferimento alla scala di Borg che valuta la percezione soggettiva dello sforzo in relazione alla frequenza cardiaca. Il valore più basso della scala (6) corrisponde a 60 60 battiti al minuto (nessuno sforzo) mentre il valore più alto (20) si riferisce al massimo sforzo possibili con 200 battiti al minuto (poco sostenibile). Fino al livello 11 è considerato esercizio leggero.

Lo schema dei 7 giorni

Si può partire i primi sette giorni con esercizi di respirazione, equilibrio, stretching leggero, camminata dolce con un livello 6-8 della scala di Borg e raggiungendo non oltre il 40% della frequenza cardiaca massima.
Nella settimana successiva si può incrementare l’attività con esercizi di yoga leggeri, piccoli lavori di giardinaggio o domestici, aumentando la durata di 10 minuti al giorno fino ad arrivare a camminare per 30 minuti senza superare il livello 11 della scala di Borg.
Se si vengono difficoltà respiratorie o altri sintomi sospetti è raccomandato fermarsi e rivolgersi al proprio medico per identificare le cause con ulteriori accertamenti.
In una terza fase inizia un lavoro impegnativo, rapportato alle capacità acquisite prima della malattia con attività aerobica moderata come camminare a ritmo sostenuto, salire e scendere le scale, andare in bici, nuotare.
In fase 4 si aggiungono movimenti più complessi che interessano coordinazione, forza ed equilibrio come esercizi come la corsa, compresi cambi di direzione e circuiti a corpo libero.

A questo punto si dovrebbe essere in grado di tornare livelli di esercizio pre-Covid e poter riprendere un'attività fisica regolare.

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